sabato 12 ottobre 2013

MIGRANTI
Fabrizio de André
E’ come un masso che ti tira giù,
quando t’imbarchi dopo aver venduto
quello che avevi, col miraggio bello
di una minestra certa, di una notte
in cui dormire, libero dall’incubo
dell’affondo improvviso del machete.
T’illudi di trovare braccia aperte
sulla riva del mare. Ma soltanto
la morte ti saluta col suo sguardo
di sale, perché l’acqua sa bruciare,
senza l’amore, molto più del pianto.

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