giovedì 3 aprile 2014

Accanto a Giovanni Paolo II. Gli amici e i collaboratori raccontano



by Wlodzimierz Redzioch

@beppebort highlighted:

Giovanni Paolo II scrisse un gran numero di testi. Non era, però, la parola scritta che egli cercava di dare agli altri, ma faceva ogni cosa in modo che la sua vita diventasse parola, come Dio stesso l’aveva pensato per gli altri, scegliendolo come Pastore. Credo che il lavoro pastorale sia spesso soffocato dalla troppa carta: fare il pastore vuol dire «pascolare», cioè stare con il gregge. Cristo non scrisse nemmeno una riga, Egli è lettera pastorale vivente inviataci dal Dio vivente. È lui e non un qualche suo testo a rimanere con noi. Agli uomini viventi Dio manda uomini viventi. Egli non è Dio dei morti (cfr Mt 22,32).

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