mercoledì 2 aprile 2014

“È tutta intera la Luce” Oratorio per la canonizzazione di Giovanni Paolo II

“È tutta intera la Luce”
Oratorio per la canonizzazione di Giovanni Paolo II
Il prossimo 5 aprile, nella suggestiva cornice romanica del Duomo Vecchio di Brescia, Il Movimento Ecclesiale Carmelitano - in collaborazione con la Diocesi di Brescia e l’Associazione giovanile InOltre – presenterà lo spettacolo “È tutta intera la Luce”, dedicato alla figura di Papa Giovanni Paolo II. La data scelta è volutamente prossima al 2 aprile, giorno in cui ricorreranno i nove anni dalla morte del Papa, ed è collocata a sole tre settimane di distanza dalla sua imminente canonizzazione che, con quella di Papa Giovanni XXIII, avverrà a Roma il 27 aprile.
Con la drammaturgia di Michele Di Martino e l’accompagnamento musicale del Maestro Luciano Vavolo, sarà Pamela Villoresi l’ospite d’eccezione e l’interprete dei testi proposti all’ascolto. La Villoresi, attrice di livello internazionale nel campo teatrale e cinematografico - e che ha peraltro interpretato un ruolo nel film “Oscar” La grande bellezza di P. Sorrentino - ha da sempre un legame speciale con la figura di Giovanni Paolo II: nel 2004, con Arnoldo Foà, l’attrice lesse i testi dell’ultima Via Crucis presieduta dal Pontefice; e poi, in occasione della sua beatificazione, interpretò alcune tra le sue poesie più conosciute.
In questo spettacolo la Villoresi proporrà la lettura di alcuni testi di Giovanni Paolo II, relativi sia al pontificato che alla sua opera poetica; non mancheranno però anche alcuni spunti dedicati da Wojtyła alla spiritualità carmelitana - in particolare a Teresa D’Avila e Giovanni della Croce, Santi da lui molto amati - come pure un ricordo delle sue due visite a Brescia, città del suo predecessore Paolo VI (nel 1982 e nel 1998). Merita infine una nota speciale il titolo dell’evento, “È tutta intera la Luce”: si tratta infatti di un frammento del più ampio Canto del Dio nascosto, primo componimento poetico pubblicato da Wojtyła negli anni 1946-47, quando era ancora un seminarista (il versetto intero recita: “In quell’istante – guarda dentro di te. Ecco l’Amico / che è solo una scintilla, eppure è tutta intera la Luce”). Quella prima raccolta, infatti, pubblicata anonima nel mensile carmelitano Glos Karmelu - e che con i suoi toni contemplativi riecheggiava la lettura di S. Giovanni della Croce - fu composta dal giovane Karol mentre era ancora forte in lui il desiderio di entrare nel noviziato carmelitano. La tensione a concepire la vita da un punto di vista mistico – in aperto confronto con l’uomo contemporaneo che “soffre per mancanza di visione” (Pensiero. Strano spazio, 2-3) - si conferma solo qualche versetto dopo, lì dove Wojtyła afferma: “L’amore mi ha spiegato ogni cosa, / l’amore ha risolto tutto per me – / perciò ammiro questo Amore / dovunque Esso si trovi”. Espressioni degli esordi poetici, dunque, ma che in fondo raccontano oggi anche tutto ciò che Giovanni Paolo II ha rappresentato per la Chiesa del XX secolo. Il suo pontificato, infatti – il terzo più lungo della storia, durante il quale ha scritto 14 encicliche, proclamato 482 santi e percorso 1.163.865 chilometri in aereo - ha avuto sempre al centro la preoccupazione per l’uomo e per il suo cammino: ma sempre visti nella luce di Cristo, l’unico capace di “svelare l’uomo all’uomo” (cfr. Gaudium et spes 22).
L’imminente canonizzazione del Papa, allora, sembra essere il coronamento adeguato di questo lungo percorso di magistero e di vita: mentre su di esso risplende ormai, dal Cielo, la pienezza della “Luce intera”.

Fonte: mec-carmel

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