venerdì 25 ottobre 2013

Racconto di Natale di Dino Buzzati

"Dio pareva farsi sempre più raro, e chi ne possedeva un poco non voleva cederlo (ma nell'atto stesso che lui rispondeva di no, Dio scompariva, allontanandosi progressivamente)": è quel che succede a Don Valentino, un prete che, avendo scacciato un mendicante dalla cattedrale ricolma di Dio durante la notte di Natale, non riesce più a sentire la presenza divina e, convinto di aver fatto scappare Dio, è in affanno perché l'arcivescovo ne ha bisogno per la Messa. "Sgomento, don Valentino si guardava intorno, scrutando le volte tenebrose: Dio non c'era neppure lassù. Lo spettacoloso apparato di colonne, statue, baldacchini, altari, catafalchi, candelabri, panneggi, di solito così misterioso e potente, era diventato all'improvviso inospitale e sinistro. E tra un paio d'ore l'arcivescovo sarebbe disceso". Don Valentino parte allora alla ricerca di Dio, ma non lo trova da nessuna parte; quando, attraversate feste e banchetti profani, giunge presso una famiglia riunita a tavola ne trova un pochino e domanda di poterlo portare nella cattedrale, ma gli viene rifiutato: "Caro il mio don Valentino" fece il capofamiglia. "Lei dimentica, direi, che oggi è Natale. Proprio oggi i miei figli dovrebbero far a meno di Dio? Mi meraviglio, don Valentino." Così, Dio scompare anche da quella casa. Esausto, dopo aver a lungo camminato nel freddo, Don Valentino torna a sentire finalmente la presenza divina e capisce che il problema era dentro di lui, non nella cattedrale, al cui interno l'arcivescovo, splendente di Dio, lo sta aspettando.

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