giovedì 12 dicembre 2013

Il Pontefice all'udienza generale parla della vita eterna 

Ogni giorno il giudizio finale

Rilanciata la campagna di Caritas internationalis "Una sola famiglia umana, cibo per tutti"
Il "giudizio finale è già in atto, incomincia adesso nel corso della nostra esistenza". È la "suggestione" tratta dal Vangelo di Matteo usata da Papa Francesco questa mattina, mercoledì 11 dicembre, durante la riflessione sul Credo proposta all'udienza generale in piazza San Pietro. Tale giudizio, ha spiegato, "è pronunciato in ogni istante della vita, come riscontro della nostra accoglienza con fede della salvezza presente e operante in Cristo, oppure della nostra incredulità, con la conseguente chiusura in noi stessi".
Ma niente paura, ha raccomandato all'inizio dell'incontro introducendo la catechesi. Perché il Vangelo a questo proposito è chiaro e rivela come avverrà questo momento. Resta comunque "un mistero che quasi istintivamente suscita in noi un senso di timore - ha riconosciuto il Pontefice - e magari anche di trepidazione. Se però riflettiamo bene su questa realtà, essa non può che allargare il cuore di un cristiano e costituire un grande motivo di consolazione e di fiducia", soprattutto se visto alla luce della rivelazione cristiana. Quello che in realtà ci attende alla fine del percorso è il giudizio di Dio, davanti al quale però, ha assicurato il Santo Padre, non saremo soli: "È Gesù stesso, nel Vangelo di Matteo, a preannunciare come, alla fine dei tempi, coloro che lo avranno seguito prenderanno posto nella sua gloria, per giudicare insieme a lui". Dunque sta a noi metterci nelle condizioni di stare accanto a Gesù, aprendoci al suo amore e chiedendogli perdono. "Siamo tutti peccatori" ha ripetuto il Santo Padre, ma Gesù è sempre pronto a perdonarci e a riempirci della sua misericordia. "Siamo noi quindi - ha concluso - che possiamo diventare in un certo senso giudici di noi stessi, autocondannandoci all'esclusione dalla comunione con Dio e con i fratelli".
Dopo la catechesi, nel salutare i gruppi presenti, il Papa ha voluto rilanciare lo slogan della campagna di Caritas internationalis contro la fame nel mondo: "Una sola famiglia umana, cibo per tutti". Ed ha rivolto un messaggio augurale agli americani alla vigilia della festa di Nostra Signora di Guadalupe, patrona dell'intero continente.


(©L'Osservatore Romano 12 dicembre 2013

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