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20 aprile 2015
III Settimana del Tempo di Pasqua
BEATA VERGINE DEL SOCCORSO
Nel Borgo di San Pietro a Bologna, il primo lunedì dopo la IIIa domenica di Pasqua viene ricordata una festa piuttosto antica, ma non ancora completamente dimenticata, quella della Beata Vergine del Soccorso. La storia e la devozione.
Sant’Agnese da Montepulciano
vergine e monaca (ca.1270-1317) 20 aprile – I segni straordinari si videro già alla sua nascita, ma tutta la sua vita ne fu colma: estasi, levitazioni e miracoli si susseguirono, pur non cambiando la sua devozione per la preghiera, la penitenza e in totale umiltà. La storia e la video-storia.
“E’ risorto il buon Pastore, che ha dato la vita per le sue pecorelle, e per il suo gregge è andato incontro alla morte. Alleluia.”
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che manifesti agli erranti la luce della Tua verità, perché
possano tornare sulla retta via, concedi a tutti coloro che si
professano cristiani di respingere ciò che è contrario a questo nome e
di seguire ciò che egli è conforme. Per Cristo nostro Signore. Amen.
PRIMA LETTURA
At 6, 8-15 – Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva grandi prodigi e segni tra il popolo
Allora
alcuni della sinagoga detta dei Liberti, dei Cirenèi, degli
Alessandrini e di quelli della Cilìcia e dell’Asia, si alzarono a
discutere con Stefano, ma non riuscivano a resistere alla sapienza e
allo Spirito con cui egli parlava.
Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare parole blasfeme contro Mosè e contro Dio». E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio.
Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato».
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio
Allora istigarono alcuni perché dicessero: «Lo abbiamo udito pronunciare parole blasfeme contro Mosè e contro Dio». E così sollevarono il popolo, gli anziani e gli scribi, gli piombarono addosso, lo catturarono e lo condussero davanti al sinedrio.
Presentarono quindi falsi testimoni, che dissero: «Costui non fa che parlare contro questo luogo santo e contro la Legge. Lo abbiamo infatti udito dichiarare che Gesù, questo Nazareno, distruggerà questo luogo e sovvertirà le usanze che Mosè ci ha tramandato».
E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, fissando gli occhi su di lui, videro il suo volto come quello di un angelo.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio
SALMO RESPONSORIALE
RIT: Beato chi cammina nella legge del Signore.
Anche se i potenti siedono e mi calunniano, il tuo servo medita i
tuoi decreti. I tuoi insegnamenti sono la mia delizia: sono essi i miei
consiglieri. RIT
Ti ho manifestato le mie vie e tu mi hai risposto; insegnami i tuoi
decreti. Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò le tue
meraviglie. RIT
Tieni lontana da me la via della menzogna, donami la grazia della tua
legge. Ho scelto la via della fedeltà, mi sono proposto i tuoi
giudizi. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 22-29 – Dal Vangelo secondo Giovanni
Il giorno dopo, la folla, rimasta
dall’altra parte del mare, vide che c’era soltanto una barca e che Gesù
non era salito con i suoi discepoli sulla
barca, ma i suoi discepoli erano partiti da soli. Altre barche erano
giunte da Tiberìade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane, dopo
che il Signore aveva reso grazie. Quando dunque la folla vide che Gesù
non era più là e nemmeno i suoi discepoli, salì sulle barche e si
diresse alla volta di Cafàrnao alla ricerca di Gesù. Lo trovarono di là
dal mare e gli dissero: «Rabbì, quando sei venuto qua?».
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Datevi da fare non per il cibo che non dura, ma per il cibo che rimane per la vita eterna e che il Figlio dell’uomo vi darà. Perché su di lui il Padre, Dio, ha messo il suo sigillo».
Gli dissero allora: «Che cosa dobbiamo compiere per fare le opere di Dio?». Gesù rispose loro: «Questa è l’opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Chi cerca la verità cerca Dio, che lo sappia o no?
Nel dialogo che si instaura tra Gesù e i giudei dopo aver visto loro
operare da Lui la moltiplicazione dei pani, Egli introduce lo stupendo
discorso sul pane ella vita, ma prima rivela loro le intenzioni dei loro
cuori. Santa Teresa Benedetta della Croce – Edith Stein – ha affermato: “Chi cerca la verità cerca Dio, che lo sappia o no“.
La ricerca di verità ci conduce inevitabilmente a Gesù e, ugualmente,
l’incontro con Lui, Sapienza incarnata, ci pone dinanzi alla verità di
noi stessi e della nostra storia. Per incontrare la Verità e capirla, bisogna cominciare da se stessi, mettere ordine dentro di noi.
Cristo ci pone sempre dinanzi alla verità di noi stessi, ma lo fa con
la discrezione e la volontà di amore che le sono proprie e con cui
orienta la nostra attenzione verso ciò che realmente conta e ci è
necessario nel cammino della vita. Egli ci svela che il bisogno del pane terreno nasconde il vero bisogno dell’uomo: quello di essere salvato e di incamminarsi verso la sua meta,
cioè la vita eterna nella gloria di Dio. L’invito a cercare un cibo che
non perisce è dunque l’invito a cercare rettamente Cristo stesso, vero
Pane disceso dal Cielo. È lui presente nei suoi misteri e vivo nei suoi
sacramenti, il Segno vero ed efficace donatoci dal Padre, che aspetta la
risposta di una fede sincera e operativa, feconda di carità. È questa
la vera opera da compiere, accogliere la salvezza offertaci da Dio,
credendo nel Signore Gesù senza lasciarci scandalizzare dalla Croce,
strumento di redenzione e di liberazione totale dal giogo del male e
della morte. Nella prima lettura Stefano dà testimonianza appunto di
questa fede colma di sapienza divina che non teme di proferire parole di
verità e di affrontare la croce, nella certezza di andare incontro alla
luce e all’Amore eterno, sull’esempio di Cristo che “in cambio della
gioia che gli era posta innanzi, si sottopose alla croce, disprezzando
l’ignominia e si è assiso alla destra del trono di Dio”. (Omelia dei Monaci Benedettini Silvestrini su lachiesa.it)
PREGHIERA DELLA SERA
L’opera di Dio che Tu o Signore ci hai chiesto di compiere è la fede in
Te. Con questa fiducia, Ti supplichiamo o Padre Santo, di donarci
sempre il cibo che dura in eterno. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le
fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in
questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai
per noi e ci dai ogni giorno. O Dio misericordioso, che Ti riveli
attraverso i segni e gli interventi salvifici di coloro che Ti cercano
senza interesse o calcolo, fà che aderiamo con fede al Tuo Figlio Gesù
che ci hai donato come cibo che dura per la vita eterna. Per Cristo
nostro Signore. Amen.
da | http://blog.studenti.it/biscobreak/2015/0/letturedi-lunedi-20-aprile-2015/
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