LETTURE DI VENERDÌ
17 aprile 2015
II Settimana del Tempo di Pasqua
MADONNA DEI MIRACOLI
Corbetta (MI) – 17 aprile 1555 – Chi non vorrebbe giocare con Gesù bambino? Ebbene a Corbetta vicino a Milano tre bambini vedono scendere da un immagine della Madonna, il bambino Gesù che si unisce a loro
seguito dalla Vergine. Può sembrare una favola, eppure vi sono
documenti storici e miracoli a provarlo. La storia dell’apparizione e la
preghiera.
Beata Chiara da Pisa
religiosa (1362–1419) 17 aprile -Un matrimonio contratto in giovane età una famiglia molto importante alle spalle non le impediranno di diventare, grazie all’aiuto fornitole da santa Caterina da Siena una sostenitrice e riformatrice dell’ordine domenicano.
Ci
hai redenti, o Signore, con il tuo sangue da ogni tribù, lingua, popolo
e nazione, e hai fatto di noi un regno di sacerdoti per il nostro
Dio. Alleluia.
PREGHIERA DEL MATTINO
Padre misericordioso, che hai voluto che il Tuo Figlio subisse per
noi il supplizio della croce per liberarci dal potere del nemico, donaci
di giungere alla gloria della risurrezione. Amen
PRIMA LETTURA
At 5, 34-42 – Dagli Atti degli Apostoli
In quei giorni, si alzò nel sinedrio un fariseo, di nome Gamalièle,
dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di far
uscire [gli apostoli] per un momento e disse: «Uomini di Israele, badate
bene a ciò che state per fare a questi uomini. Tempo fa sorse Tèuda,
infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa
quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati
persuadére da lui furono dissolti e finirono nel nulla. Dopo di lui
sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a
seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati
persuadére da lui si dispersero. Ora perciò io vi dico: non
occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano
o quest’opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; ma, se viene
da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di
trovarvi addirittura a combattere contro Dio!». Seguirono il suo parere
e, richiamati gli apostoli, li fecero flagellare e ordinarono loro di
non parlare nel nome di Gesù. Quindi li rimisero in libertà. Essi allora
se ne andarono via dal sinedrio, lieti di essere stati giudicati degni
di subire oltraggi per il nome di Gesù. E ogni giorno, nel tempio e
nelle case, non cessavano di insegnare e di annunciare che Gesù è il
Cristo.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.26
RIT: Una cosa ho chiesto al Signore: abitare nella sua casa.
Il Signore è mia luce e mia salvezza: di chi avrò timore? Il Signore è difesa della mia vita: di chi avrò paura? RIT
Una cosa ho chiesto al Signore, questa sola io cerco: abitare nella
casa del Signore tutti i giorni della mia vita, per contemplare la
bellezza del Signore e ammirare il suo santuario. RIT
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. RIT
Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore. RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 1-15
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù passò all’altra riva
del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla,
perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e
là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa
dei Giudei. Allora Gesù, alzàti gli occhi, vide che una grande folla
veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché
costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli
infatti sapeva quello
che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane
non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un
pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di
Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci;
ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere».
C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed
erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver
reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei
pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto».
Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani
d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto
il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta,
colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo
per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
A: Lode a Te o Cristo.
COMMENTO
Li distribuì a coloro che erano seduti finché ne vollero.
La pagina del Vangelo di oggi è indubbiamente gioiosa: nel brano siamo vicini alla Pasqua, è primavera nella Palestina, la scena degli uomini saziati è una scena festiva e piena di allegrezza. “Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li distribuì fra quelli che si erano seduti”. Ma dobbiamo ricordare che la venuta di Gesù non si ferma qui.
Giovanni infatti non si premura di evidenziare il ruolo attivo che Gesù
fa svolgere ai discepoli, nell’attirare l’attenzione sulla condizione
precaria della folla affamata, nel collaborare a cercare una soluzione
“c’è qui un ragazzo con cinque pani e due pesci”, nel distribuire il
pane alla gente. L’attenzione dell’evangelista invece è tutta rivolta a ciò che fa e dice Gesù, spingendoci oltre il segno prodigioso.
Ma la folla e gli stessi discepoli, non capiscono, e l’incredulità
attraverserà l’intero capitolo. D’altra parte ci sono molti indizi che
faciliterebbero una diversa intuizione. Gesù è sulla montagna
come Mosè, la vicinanza della Pasqua, il mettersi seduti per mangiare,
il rendere grazie (gesti conviviali), la raccolta degli avanzi. Il fatto
suscita solo stupore tra la gente che di fronte al segno ha un’unica
convinzione: “Questi è davvero il profeta che doveva venire nel mondo”.
Giusta affermazione! Ma Gesù, sapendo che stavano per venire a prenderlo
per farlo re, si ritirò di nuovo sulla montagna, tutto solo”. C’è in
questo comportamento di Gesù una sapienza sulla quale non dovremmo mai
finire di riflettere. Come in tutti i segni miracolosi, tutto comincia
dal profondo desiderio che Gesù ha di beneficare e nel medesimo tempo di
annunciare dei beni ancora maggiori. Nel caso particolare vuole
preparare il cuore dei suoi ascoltatori ad accogliere lui stesso come
pane di vita. Più avanti dirà, a conferma di questo, che la manna nel deserto non è stata il pane del cielo, ma sarà lui la vera manna che il Padre manderà dal cielo.
Ecco perché Gesù non voleva creare equivoci nelle sue attività
prodigiose. E’ la situazione di fede in cui noi tutti ci troviamo. Gesù è venuto per dispensare se stesso per la nostra fame. (Preparato dai giovani monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
O Padre provvidente e misericordioso, che hai voluto accompagnarci nel
cammino di questa vita col nutrimento divino che il Tuo Figlio ci ha
lasciato come memoriale perenne della sua pasqua, rendici fedeli
discepoli della sua Parola di verità. In cambio Ti affidiamo, le gioie e
le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare
in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello
che fai per noi e ci dai ogni giorno. Amen.
da | http://blog.studenti.it/biscobreak/2015/04/letture-di-venerdi-17-aprile-2015/
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