LETTURE DI MARTEDÌ
21 aprile 2015
III Settimana del Tempo di Pasqua
Sant’Apollonio
martire ( 1 8 5 ) 21 aprile – Martirizzato a Roma nel 185, sotto l’impero di Commodo. Durante gli interrogatori seppe mostrare la superiorità morale del cristianesimo rispetto al paganesimo. Festeggiato erroneamente il 18 aprile è passato al 21.
“Date
lode al nostro Dio, voi che lo temete, piccoli e grandi, perché è
venuta la salvezza e la potenza e la sovranità del suo Cristo.
Alleluia.”
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che apri la porta del Tuo regno agli uomini rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo, accresci in noi la grazia del Battesimo, perché liberi da ogni colpa possiamo ereditare i beni da Te promessi. Per Cristo nostro Signore. AmenPRIMA LETTURA
At 7, 51-59; 8,1 – Dagli Atti degli ApostoliIn quei giorni, Stefano [diceva al popolo, agli anziani e agli scribi:] «Testardi eincirconcisi nel cuore e nelle orecchie, voi opponete sempre resistenza allo Spirito Santo. Come i vostri padri, così siete anche voi. Quale dei profeti i vostri padri non hanno perseguitato? Essi uccisero quelli che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete diventati traditori e uccisori, voi che avete ricevuto la Legge mediante ordini dati dagli angeli e non l’avete osservata». All’udire queste cose, erano furibondi in cuor loro e digrignavano i denti contro Stefano. Ma egli, pieno di Spirito Santo, fissando il cielo, vide la gloria di Dio e Gesù che stava alla destra di Dio e disse: «Ecco, contemplo i cieli aperti e il Figlio dell’uomo che sta alla destra di Dio». Allora, gridando a gran voce, si turarono gli orecchi e si scagliarono tutti insieme contro di lui, lo trascinarono fuori della città e si misero a lapidarlo. E i testimoni deposero i loro mantelli ai piedi di un giovane, chiamato Sàulo. E lapidavano Stefano, che pregava e diceva: «Signore Gesù, accogli il mio spirito». Poi piegò le ginocchia e gridò a gran voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». Detto questo, morì. Sàulo approvava la sua uccisione.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.30RIT: Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Sii per me, Signore, una roccia di rifugio, un luogo fortificato che mi salva. Perché mia rupe e mia fortezza tu sei, per il tuo nome guidami e conducimi. RIT
Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele. Io confido nel Signore. Esulterò e gioirò per la tua grazia. RIT
Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto, salvami per la tua misericordia. Benedetto il Signore, che per me ha fatto meraviglie di grazia. RIT
In quel tempo, la folla disse a Gesù:
«Quale
segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? I nostri
padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro
da mangiare un pane dal cielo”».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia. Io sono il pane della vita, dice il Signore: chi viene a me non avrà fame.Alleluia.
VANGELO
Gv 6, 30-35 – Dal Vangelo secondo GiovanniCOMMENTO
Non Mosè, ma il Padre dà a voi il pane che viene dal cielo.
Gesù è colui che realizza in pienezza il prodigio, che è rimasto
scolpito nella memoria del popolo eletto, come segno per eccellenza
della benevolenza di Dio. Ma, tragicamente, la gran parte del
popolo eletto non capisce più. La manna non fu che un anticipo,
un’allusione del vero pane del cielo. Questi è Gesù, e viene dato dal
Padre, come fonte di vita per gli uomini. Si compì in Stefano la profezia di Gesù: lo Spirito del Cristo è diventato anima della testimonianza del martire.
La chiusura del cuore e il tradimento del resto hanno accompagnato
tutta la storia del popolo di Dio. Il santo diacono non teme la reazione
e la lapidazione: sostenuto dalla fede e dalla visione di Gesù risorto,
rinnova in sé la passione e l’atteggiamento di perdono del crocifisso. Nel morire, egli vede “il cielo aperto”:
riceve in dono la grazia della croce pasquale, di poter vivere la morte
come compimento, come atto riassuntivo di tutto il suo vivere, come
lasciarsi volontariamente nelle mani di Dio. (Preparato dai giovani
monaci del monastero di S.Vincenzo Martire)
PREGHIERA DELLA SERA
Signore Gesù Ti sei proclamato vero pane di vita. Ti invochiamo questa sera con la stessa supplica degli abitanti di Cafarnao: Signore, donaci sempre questo pane. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Signore, che ti sei rivelato superiore a Mosè per il Tuo pane di vita elargito a noi come vera manna celeste, fà che attingiamo da questo Tuo banchetto di immortalità una vita sempre più abbondante. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.http://blog.studenti.it/biscobreak/2015/04/letture-di-martedi-21-aprile-2015/
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