28 aprile 2015
IV Settimana del Tempo di Pasqua
MADONNA DELLA CASTAGNA
Bergamo – 28 aprile 1310 – Un’apparizione attestata da un atto notarile e da una lettera indirizzata a Re Lodovico, per confermare la richiesta della Madonna della Castagna, di costruire una chiesa in suo onore. La storia dell’apparizione e la nascita del santuario.
S. LUIGI M. GRIGNION de MONTFORT
sacerdote fondatore (1673-1716) 28 aprile – Luigi Maria porta i suoi verso Maria, per condurli più facilmente a Gesù. «Vi sono diverse devozioni a Maria. La prima consiste nel compiere i doveri di cristiano…, la seconda consiste nel nutrire per la Madonna sentimenti di stima, amore e confidenza… la terza… consiste nel darsi a Maria in una dipendenza totale ispirata dall’amore… e per Suo mezzo a Gesù. » La storia, la video-storia e altri video.
Santa Gianna Beretta Molla
mamma coraggio (1922-1962) 28 aprile – Gianna Beretta Molla era una madre, straordinaria nell’ordinario. Non solo perchè ha preferito salvare la vita della sua nascitura perdendo la sua, ma per un modo di vivere che l’aveva avvicinata al cielo ancor prima di quel tragico 28 aprile. La storia, i video, i commenti, le testimonianze e il miracolo per la sua canonizzazione.
“Rallegriamoci
ed esultiamo, diamo gloria a Dio, perché il Signore ha preso possesso
del suo regno, il nostro Dio, l’Onnipotente. Alleluia.”
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio Padre onnipotente, che ci dai la grazia di celebrare il mistero della risurrezione del Tuo Figlio, concedi a noi di testimoniare con la vita la gioia di essere salvati. Per Cristo nostro Signore. Amen.
In quei giorni, quelli che si erano
dispersi a causa della persecuzione scoppiata a motivo di Stefano erano
arrivati fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiòchia e non proclamavano la
Parola
PRIMA LETTURA
At 11, 19-26 – Dagli Atti degli Apostolia nessuno fuorché ai Giudei. Ma alcuni di loro, gente di Cipro e di Cirène, giunti ad Antiòchia, cominciarono a parlare anche ai Greci, annunciando che Gesù è il Signore. E la mano del Signore era con loro e così un grande numero credette e si convertì al Signore.Questa notizia giunse agli orecchi della Chiesa di Gerusalemme, e mandarono Bàrnaba ad Antiòchia. Quando questi giunse e vide la grazia di Dio, si rallegrò ed esortava tutti a restare, con cuore risoluto, fedeli al Signore, da uomo virtuoso qual era e pieno di Spirito Santo e di fede. E una folla considerevole fu aggiunta al Signore. Bàrnaba poi partì alla volta di Tarso per cercare Sàulo: lo trovò e lo condusse ad Antiòchia. Rimasero insieme un anno intero in quella Chiesa e istruirono molta gente. Ad Antiòchia per la prima volta i discepoli furono chiamati cristiani.
C: Parola di Dio.
A: Rendiamo grazie a Dio.
SALMO RESPONSORIALE
Sal.86RIT: Genti tutte, lodate il Signore.
Sui monti santi egli l’ha fondata; il Signore ama le porte di Sion più di tutte le dimore di Giacobbe. Di te si dicono cose gloriose, città di Dio! RIT
Iscriverò Raab e Babilonia fra quelli che mi riconoscono; ecco Filistea, Tiro ed Etiopia: là costui è nato. Si dirà di Sion: «L’uno e l’altro in essa sono nati e lui, l’Altissimo, la mantiene salda». RIT
Il Signore registrerà nel libro dei popoli: «Là costui è nato». E danzando canteranno: «Sono in te tutte le mie sorgenti». RIT
CANTO AL VANGELO
Alleluia, Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono.
Alleluia.
VANGELO
Gv 10, 22-30 – Dal Vangelo secondo Giovanni
Ricorreva, in quei giorni, a Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era inverno. Gesù camminava nel tempio, nel portico di
Salomone.
Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a quando ci
terrai nell’incertezza? Se tu sei il Cristo, dillo a noi apertamente».
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo
Gesù rispose loro: «Ve l’ho detto, e non credete; le opere che io compio nel nome del Padre mio, queste danno testimonianza di me. Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo
COMMENTO
Io e il Padre siamo una cosa sola
Gesù passeggiava nel tempio e i giudei gli si fecero incontro e gli
dissero: “Fino a quando terrai l’animo nostro sospeso? Se tu sei il
Cristo, dillo a noi apertamente”. Essi vogliono proprio sapere se il
Cristo è colui che dice di essere. La richiesta sembra più che
pertinente, ma dalla risposta di Gesù appare una trovata abbastanza
provocatoria. “Ve l’ho detto e non credete, voi in ogni caso non credete, perché non siete mie pecore; le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono”. Ecco la motivazione di fondo
per cui la loro sete di sapere, che sembrava così sincera, ha sapore di
falsità. Perché essi non vogliono credere? Eppure avrebbero dovuto
accogliere la sua testimonianza: le opere che Gesù ha compiuto e compie
nel nome del Padre suo, gli danno questa credibilità inconfondibile. Ma
non credono! Giocano purtroppo sulla impossibilità di credere, perché non accettano che Egli sia Dio:
“Io e il Padre siamo una cosa sola” anzi proprio questa solenne
affermazione per loro sarebbe la motivazione più forte per discreditarlo
davanti al popolo e mandarlo a morte. Sono stati numerosi questi
attentati alla sua persona, finché ci riusciranno. Ma sarà egli stesso a
consegnarsi: essendo giunta l’Ora stabilita dal Padre. Proprio come
noi, quando accumuliamo motivazioni su motivazioni per giustificarci e
per non volere capire che a Dio si accede non attraverso la risposta ai
tanti nostri problemi, ma attraverso l’adesione del nostro cuore. Diventano discepoli del Signore solo coloro che ascoltano la sua voce e lo seguono fedelmente.
Ritorna così il discorso sul legame intimo fra il buon Pastore e le sue
pecore, ma con una ulteriore precisazione. Là si parlava di ladri e di
briganti, con la minaccia che le pecore potessero essere sottratte al
buon Pastore. Qui invece Gesù afferma: “nessuno può rapirle dalle mani
del Padre mio”. Siamo stati consegnati dal Padre al Figlio e, siamo
stati consegnati dal Figlio al Padre, non come un rimando di
responsabilità, ma come comunione di accoglienza in quell’unico amore
per il quale siamo generati per l’eterna Vita, ora e per sempre. ( dai
Monaci Benedettini Silvestrini su http://www.lachiesa.it/calendario/Detailed/20130423.shtml )
PREGHIERA DELLA SERA
In virtù del nome di cristiani, che ci identifica come seguaci di Cristo al di là di ogni barriera nazionale o culturale, ci possiamo rivolgere a Te o Padre in una preghiera veramente universale, e con fede ti chiediamo di convertire tutti popoli della Terra. In cambio Ti affidiamo, le gioie e le fatiche, le rinunce e gli atti di carità che siamo riusciti a fare in questo giorno e Ti ringraziamo con tutto il cuore per tutto quello fai per noi e ci dai ogni giorno. O Dio, che attraverso la missione ai pagani hai fatto riscoprire ai credenti l’originalità del loro nome di cristiani, concedi che una rinnovata coscienza missionaria ci apra a nuove esperienze di vita evangelica. Per Cristo nostro Signore. Amen.da | http://blog.studenti.it/biscobreak/2015/04/letture-di-martedi-28-aprile-2015/
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