sabato 2 novembre 2013

Curioso l’esattore freme alla gabella
mentre la folla rumoreggia intorno
al Profeta in un teso chiacchierio.
Davanti all’esattore due paganti
che egli lascia di stucco, all’improvviso,
e cerca qualcosa che  lo sorregga,
perché in altezza con Zaccheo
la madre natura è stata avara
Un sicomoro? Non lo disdegna l’esattore,
e come uno scoiattolo affamato
che cerca le ghiande sulla quercia,
così Zaccheo sale per vedere Gesù.
Ma ecco lo sguardo del Maestro,
come una calamita fissarsi su di lui,
e una voce:” Zaccheo, oggi starò a casa tua!…”
Un salto e poi il cercare un varco
tra la folla  che fa cerchio intorno.
Il piccolo esattore spingendo,
è ora con i dodici e il Maestro.
E parlano tra loro, mentre mormorii
nascono sulla bocca degli astanti.
E nella casa di Zaccheo entrò Gesù,
e da quella casa usci il peccato antico.
In quella casa entrò la grazia del Signore,
e da essa uscì Zaccheo, uomo nuovo.
Pierluigi Mirra

Nessun commento:

Posta un commento