lunedì 20 aprile 2015

LA STORIA DEL CARMELO - LA CULLA DELL'ORDINE


Giovanni Gava, O.Carm.
E' il Monte Carmelo, e da esso l'Ordine deriva anche il nome col quale è comunemente conosciuto e chiamato di Ordine Carmelitano.
Più. che un monte, il Carmelo è un sistema di colline della Palestina, la cui cima più alta non arriva ai 100 metri sui livello del mare. Si estende da Nord a Sud per una lunghezza di circa trenta chilometri, e raggiunge i quattordici nel suo punto più largo. Tutto il sistema poi, visto dall'alto, prende la forma caratteristica di un'arpa, dalle corde formate dal succedersi delle catene collinose che vanno dolcemente digradando verso la pianura di Esdrelon, mentre il lembo occidentale è lambito dalle acque del Mediterraneo. Lontano gli fanno corona il Libano dagli alti e maestosi cedri, e l'Hermon dalle nevi quasi perpetue.
Flora e fauna
La sua vegetazione è lussureggiante, e in antico doveva essere ancora più splendida: ma il vandalico di-sboscamento del, tempo della dominazione turca, cau-sando frane, ha in qualche parte messo allo scoperto la nuda roccia. Nonostante questo, piante di alto fusto e ger-mogli del sottobosco, erbe aromatiche e i più svariati fiori dei campi, insieme con una ricca fauna rendono il Carmelo fino ai nostri giorni, anche sotto l'aspetto turistico, uno dei luoghi più pittoreschi e più belli della Terra di Gesù.
Questo non era sfuggito all'animo e all'ispirazione poetica degli Scrittori Sacri, che hanno preso la santa montagna come simbolo della fertilità e della bellezza.
Nella Scrittura
Cosi Salomone paragona a lei la bellezza della Sposa dei Cantici, esclamando: Il tuo capo è bello come il Carmelo. Isaia descrive lo splendore della Chiesa con queste parole: Gli è stata data la gloria del Libano e il decoro del Carmelo. E Geremia enumera e compendia i benefici del Signore per il popolo eletto, ricordando agli Ebrei come Dio li ha introdotti nella terra del Cannello perché ne padano i frutti e ne gustino le delizie.
Non è da farsi meraviglia perciò se il luogo stesso ha esercitato un fascino particolare e una forte attrattiva per le anime non solo assetate del bello, ma che per mezzo del bello intendevano risalire alla fonte di ogni bellezza: Dio!
Luogo di meditazione
Le numerose grotte naturali sparse lungo le sue pen-dici, offrivano un rifugio ideale, dove nella solitudine e nel silenzio, di fronte allo splendore della natura e alla vasta immensità del mare, lo spirito poteva raccogliersi e meditare a suo agio.
Qui realmente ebbe origine, e trovò il suo ambiente più adatto, la vita dell'Ordine e la stessa vita monastica. Da qui essa, iniziata nel Vecchio Testamento come un rifugio e un baluardo del culto del Signore contro i pericoli dell'idolatria; perfezionatasi nella Legge evangelica parti, come da un potente centro d'irradiazione, a illuminare e a riscaldare del suo benefico influsso il mondo e la società.

da | O. Carm

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