martedì 28 aprile 2015

"Un attimo eterno..." Credere e testimoniare il mistero di Dio, come Maria

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Carmelo S.Anna - Carpineto Romano

Una intuizione, scaturita dall'incontro personale col Signore nella preghiera, è stata che l'attimo - per così dire - carico di Eternità, non fu quello in cui il messaggero divino incontrò e parlò a Maria, quello in cui l'Arcangelo Gabriele le recò l'annunzio della "nascita delle nascite", quella del Salvatore; ma fu precisamente quello che seguì. Si resta affascinati e colpiti in profondità dall'istante che seguì immediatamente il ritorno dell'Angelo a Dio, quello in cui la giovanissima Vergine rimase sola.
Un attimo prima uno sfolgorio di parole luminose e pregnanti di speranza, un attimo dopo il buio della quotidianità. Sì, Da un annuncio così alto e grande e profondo del Mistero, ad un ripiombare quasi nell'oscurità della realtà quotidiana, un "riemergere" da gestire con fede e coraggio. Qui la Madonna è una di noi. E qui la Madonna è la creatura prescelta da Dio, resa capace di portarlo dentro di sé e di darlo alla luce.
Maria, ora sei sola; hai sentito un annunzio di gioia e di speranza, hai udito un grande e profondo Mistero; ma poi rimani sola con il Mistero che, se appena udito e dunque compreso e accolto, non può essere tuttavia penetrato da alcuna mente umana e quindi va accettato momento per momento e accolto giorno dopo giorno, attimo per attimo. Un Mistero che ti creerà non piccoli problemi con gli altri, anche tra coloro che ti amano e coloro che ti conoscono, ma soprattutto con tutti coloro che non sanno.

Sarà un mistero che ti permeerà: la Divinità che viene ad abitare in te e che non verrà compresa: una maternità scomoda, perché fraintendibile e verosimilmente fraintesa e che, anche a te, sconvolgerà i tuoi progetti e i tuoi pensieri su Dio. Davvero il Signore "non guarda l'apparenza, ma il cuore": lo dimostra anche questa Sua scelta. Per l'amore e la stima e il rispetto che Dio ti porta, quell'Annuncio non poteva forse avvenire dopo il tuo matrimonio con Giuseppe?

Questo avrebbe salvaguardato la tua dignità agli occhi degli altri. Ecco, questo è uno dei messaggi: "gli occhi degli altri" sono importanti nella tua vita, nella nostra vita, solo nella misura in cui sanno vedere l'opera di Dio che si va compiendo e che Egli opera misteriosamente. E tu, come Abramo, tuo padre nella fede, "hai creduto a Dio, che te lo ha accreditato come giustizia". Perché: "nulla è impossibile a Lui".

Madre Santa, Vergine bellissima e sola, insegna anche a noi a saper stare, soli, con Dio; insegnaci a saper stare soli col Mistero che portiamo, ciascuno, dentro di noi. Maria, che non hai compreso le parole di Gesù quando a 12 anni rimase volontariamente a Gerusalemme nel Tempio, ma che hai meditato tutte le cose nel tuo cuore, insegnaci questa disposizione faticosa ma feconda, profondamente spirituale perché genuinamente umana: fa' che comprendiamo nel cuore che non vi è niente che non sia possibile a Dio.

Egli è onnipotente e può fare tutto, per cui non c'è nulla che Egli non possa fare: fa' che lo crediamo e di conseguenza lo testimoniamo con la nostra condotta di vita, fa che lo mettiamo in pratica nel nostro quotidiano, che non lo dimentichiamo, ma che lo meditiamo, con te, nel nostro cuore. E se qualche volta ci rendiamo conto di pensare e parlare e agire come se non lo credessimo vero, fa' che ricordiamo, allora, che a quelle parole divine tu, Madre, hai saputo rimanere "sola col Solo".

Madre del Carmelo, fa' che anche noi "sappiamo scegliere sempre la parte migliore, che non ci verrà tolta" Amen.

da | O.Carm

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