Oggi,
durante la messa della VII Domenica di Pasqua, è avvenuta la
canonizzazione di Mariam Baouardy, ora S. Maria di Gesù Crocifisso: nel
calendario liturgico sarà festeggiata il 26 agosto, data della sua
nascita al cielo e singolare coincidenza con la ricorrenza della
Trasverberazione del cuore di S. Teresa di Gesù, avvenimento celebrato
in tutti i carmeli dell'Ordine. E monache e frati e tutta la famiglia
carmelitana possono ora gioire ed essere ben fieri di questo nuovo fiore
di santità che è annoverato ufficialmente nel giardino del Carmelo -
prima santa carmelitana, tra l'altro, di tutto il Medio Oriente. Ecco le
parole con cui Papa Francesco l'ha tratteggiata nella sua omelia (insieme a suor Maria Alfonsina Danil Ghattas, altra canonizzata palestinese):
Un aspetto essenziale della
testimonianza da rendere al Signore risorto è l’unità tra di noi, suoi
discepoli, ad immagine di quella che sussiste tra Lui e il Padre. E’
risuonata anche oggi nel Vangelo la preghiera di Gesù nella vigilia
della Passione: «Siano una sola cosa, come noi» (Gv 17,11). Da questo
amore eterno tra il Padre e il Figlio, che si effonde in noi per mezzo
dello Spirito Santo (cfr Rm 5,5), prendono forza la nostra missione e la
nostra comunione fraterna; da esso scaturisce sempre nuovamente la
gioia di seguire il Signore nella via della sua povertà, della sua
verginità e della sua obbedienza; e quello stesso amore chiama a
coltivare la preghiera contemplativa.
Lo ha sperimentato in modo eminente
suor Maria Baouardy che, umile e illetterata, seppe dare consigli e
spiegazioni teologiche con estrema chiarezza, frutto del dialogo
continuo con lo Spirito Santo. La docilità allo Spirito Santo l’ha resa
anche strumento di incontro e di comunione con il mondo musulmano. Così
pure suor Maria Alfonsina Danil Ghattas ha ben compreso che cosa
significa irradiare l’amore di Dio nell’apostolato, diventando testimone
di mitezza e di unità. Ella ci offre un chiaro esempio di quanto sia
importante renderci gli uni responsabili degli altri, di vivere l’uno al
servizio dell’altro.
Il Santo Padre ha così colto due aspetti
essenziali della figura di S. Maria di Gesù Crocifisso. Anzitutto la
devozione allo Spirito Santo, primo artefice della sua singolarissima
storia di santità, decenni prima che i teologi e gli accademici
denunciassero che la Terza Persona della SS. Tirinità stava diventando
un "divino sconosciuto" nella riflessione e nella vita ecclesiale: ecco
cosa S. Maria scrisse a Pio IX (lei analfabeta e illetterata!), con la
mediazione del Patriarca di Gerusalemme (che l'aveva per santa già in
vita): "Il mondo e le comunità religiose cercano le novità delle
devozioni e trascurano la vera devozione al Paraclito. Perciò vi è
l'errore, la disunione, e non vi è pace e la luce. Non si chiama la luce
come deve essere chiamata, ed è quella che ci fa conoscere la verità.
Anche nei Seminari è trascurata..."
Un giorno la piccola Mariam ebbe una visione di un calice da cui fuoriuscivano fiotti di luce su una colomba, come per lavarla: da questa luce sentì uscire una voce che diceva: "Se vuoi cercarmi, conosceremi, seguirmi, invoca la luce, lo Spirito Santo, che ha illuminato i miei discepoli e illumina tutti i popoli che lo invocano. Io ti dico in verità: chiunque invocherà lo Spirito Santo, mi cercherà e mi troverà. La sua coscienza sarà delicata come il fiore dei campi. Desidero ardentemente che i Sacerdoti dicano ogni mese una Messa in onore dello Spirito Santo. Chiunque la dirà o l'ascolterà sarà onorato dallo Spirito Santo medesimo: avrà la luce, avrà la pace, guarirà i malati, sveglierà quelli che dormono".
Un giorno la piccola Mariam ebbe una visione di un calice da cui fuoriuscivano fiotti di luce su una colomba, come per lavarla: da questa luce sentì uscire una voce che diceva: "Se vuoi cercarmi, conosceremi, seguirmi, invoca la luce, lo Spirito Santo, che ha illuminato i miei discepoli e illumina tutti i popoli che lo invocano. Io ti dico in verità: chiunque invocherà lo Spirito Santo, mi cercherà e mi troverà. La sua coscienza sarà delicata come il fiore dei campi. Desidero ardentemente che i Sacerdoti dicano ogni mese una Messa in onore dello Spirito Santo. Chiunque la dirà o l'ascolterà sarà onorato dallo Spirito Santo medesimo: avrà la luce, avrà la pace, guarirà i malati, sveglierà quelli che dormono".
Per quanto riguarda il secondo punto
messo in luce da Papa Francesco (e quanti altri ce ne sarebbero da
mettere in rilievo, in questa sfaccettatissima gemma di santità!), circa
l'incontro col mondo musulmano, ricordiamo quest'aneddoto: da degna
figlia di S. Teresa d'Avila, fra un'estasi mistica e l'altra non
disdegnava di fare da sovrintendente dei più umili lavori degli operai
arabi impegnati nella costruzione del Carmelo di Betlemme (costruito per
stessa ispirazione di Gesù a Mariam). Molti di essi erano musulmani, ma
tutti unanimemente ne sentirono il profumo di santità in vita e la
venerarono come tale alla morte, acclamandola come Al-Qiddisa,
la Santa! Del resto, era morta, a 33 anni, proprio in seguito a una
caduta da una scala avvenuta mentre stava portando due pesanti
recipienti di acqua fresca per gli operai.
Rimandiamo a questa pagina del nostro sito per una sua breve biografia (o a quella curata dalla carmelitane di Betlemme) e per
cogliere qualche riflesso delle grandi cose che il Signore ha compiuto
nell'anima e nel corpo di questa piccola grande araba, vero capolavoro
di santità ("una fra le più straordinarie vite dei santi che si possa
trovare nell'agiografia cattolica" ebbe a dire il cardinal Mercier,
arcivescovo di Malines). Ma al di là dei fenomeni mistici e delle
stigmate, che pure ebbe per anni e che ben le meritarono il suo nome
religioso, la sua grandezza è consistita proprio nel riconoscersi sempre
una semplice "contadinotta"..."io, piccola polvere!", come soleva
ripetere.
In effetti il suo cognome, Baouardy, viene proprio dal mestiere del padre, umile fabbricante di polveri da sparo. Che questa polvere ora, intercedendo dal cielo, faccia esplodere anche i nostri cuori di santi desideri di Cristo!
Bibliografia essenziale:
A. Brunot, La piccola araba, Postulazione Generale OCD 1988 (II edizione: biografia).
K. Fleckenstein, Una stella d'Oriente, Edizioni OCD 2003 (III edizione: biografia con molte trascrizioni di poemi e discorsi della Santa).
A. Brunot, La piccola araba, Postulazione Generale OCD 1988 (II edizione: biografia).
K. Fleckenstein, Una stella d'Oriente, Edizioni OCD 2003 (III edizione: biografia con molte trascrizioni di poemi e discorsi della Santa).
da | carmeloveneto.it
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