Tempo ordinario
1) Preghiera
Concedi, Signore,
che il corso degli eventi nel mondo
si svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace,
e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
che il corso degli eventi nel mondo
si svolga secondo la tua volontà nella giustizia e nella pace,
e la tua Chiesa si dedichi con serena fiducia al tuo servizio.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
2) Lettura del Vangelo
Dal Vangelo secondo Marco 10,17-27
In quel tempo, mentre Gesù usciva per
mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in
ginocchio davanti a lui, gli domandò: “Maestro buono, che cosa devo fare
per avere la vita eterna?” Gesù gli disse: “Perché mi chiami buono?
Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: Non
uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa
testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre”.
Egli allora gli disse: “Maestro, tutte
queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza”. Allora Gesù,
fissatolo, lo amò e gli disse: “Una cosa sola ti manca: va’, vendi
quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e
seguimi”. Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò
afflitto, poiché aveva molti beni.
Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse
ai suoi discepoli: “Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze
entreranno nel regno di Dio!” I discepoli rimasero stupefatti a queste
sue parole; ma Gesù riprese: “Figlioli, com’è difficile entrare nel
regno di Dio! È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago,
che un ricco entri nel regno di Dio”.
Essi, ancora più sbigottiti, dicevano
tra loro: “E chi mai si può salvare?” Ma Gesù, guardandoli, disse:
“Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio! Perché tutto è
possibile presso Dio”.
3) Riflessione
• Il vangelo di oggi narra due fatti:
(a) racconta la storia dell’uomo ricco che chiede come raggiungere la
vita eterna (Mc 10,17-22), e (b) Gesù avverte sul pericolo delle
ricchezze (Mc 10,23-27). L’uomo ricco non accetta la proposta di Gesù,
poiché era molto ricco. Una persona ricca è protetta dalla sicurezza che
le viene data dalla ricchezza. Ha difficoltà ad aprire la mano e a
lasciar andare questa sicurezza. Afferrata ai vantaggi dei suoi beni,
vive preoccupata per difendere i suoi propri interessi. Una persona
povera non è abituata ad avere questa preoccupazione. Ma ci possono
essere poveri con la mentalità di ricchi. E allora il desiderio delle
ricchezze crea in loro dipendenza e fa sì che anche loro diventino
schiavi del consumismo. Non hanno tempo per dedicarsi al servizio del
prossimo. Con questi problemi nella mente, problemi di persone e di
paesi, leggiamo e meditiamo il testo dell’uomo ricco.
• Marco 10,17-19: L’osservanza dei comandamenti e la vita eterna. Una persona arriva vicino a Gesù e chiede: “Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?” Il vangelo di Matteo informa che si trattava di un giovane (Mt 19,20.22). Gesù risponde bruscamente: “Perché mi chiami buono? Nessuno è buono se non Dio solo!”
Gesù distoglie l’attenzione da sé per portarla verso Dio, poiché ciò
che importa è fare la volontà di Dio, rivelare il progetto del Padre.
Poi Gesù afferma: “Tu conosci i comandamenti: Non uccidere, non
commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non
frodare, onora il padre e la madre”. É importante osservare sempre la risposta di Gesù. Il giovane aveva chiesto qualcosa sulla vita eterna. Voleva vivere insieme a Dio!
Ma Gesù non menziona i tre primi comandamenti che definiscono la nostra
relazione con Dio! Lui ricordò solo quelli che indicano un rispetto per
la vita insieme agli altri! Per Gesù, riusciamo a stare bene
con Dio solo se sappiamo stare bene con il prossimo. Non serve a nulla
ingannarsi. La porta per giungere a Dio è il prossimo.
• Marco 10,20: Osservare i comandamenti, a cosa serve? L’uomo
risponde dicendo che osservava i comandamenti fin dalla sua gioventù.
Ciò che è strano è quanto segue. Lui voleva sapere qual era il cammino della vita. Ora, il cammino della vita era e continua ad essere: fare la volontà di Dio espressa nei comandamenti. Vuol
dire che lui osservava i comandamenti senza sapere a cosa servissero.
Altrimenti, non avrebbe posto nessuna domanda. E’ quanto succede oggi a
molti cattolici: non sanno dire a cosa serve essere cattolici. ”Sono
nato in un paese cattolico, per questo sono cattolico!” E’ un’abitudine!
• Marco 10,21-22: Condividere i beni con
i poveri e seguire Gesù. Udendo la risposta del giovane “Gesù lo guardò
e lo amò e gli disse: Una cosa ti manca: va’, vendi tutto ciò che hai e
dallo ai poveri ed avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi!”
L’osservanza dei comandamenti non è che il primo gradino di una scala
che va più in alto. Gesù chiede di più! L’osservanza dei comandamenti
prepara la persona a poter giungere al dono totale di sé a favore del
prossimo. Gesù chiede molto, ma lo chiede con molto amore. Il giovane
non accetta la proposta di Gesù e se ne va, “perché era molto ricco”.
• Marco 10,23-27: Il cammello e la cruna dell’ago. Dopo che il giovane se ne andò, Gesù commentò la sua decisione: Quanto difficilmente coloro che hanno le ricchezze entreranno nel Regno di Dio! I discepoli rimasero ammirati. Gesù ripete la stessa frase ed aggiunge: È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”! L’espressione “entrare nel Regno”
indica non solo ed in primo luogo l’entrata in cielo dopo la morte, ma
anche e soprattutto l’entrata nella comunità attorno a Gesù. La comunità
è e deve essere un modello del regno. L’allusione all’impossibilità da
parte di un cammello di entrare per la cruna di un ago viene da
un proverbio popolare del tempo usato dalla gente per dire che una cosa
era umanamente impossibile. I discepoli si stupiscono dinanzi
all’affermazione di Gesù e si chiedono tra di loro: "Allora, chi può salvarsi?" Segno, questo, che non avevano capito la risposta di Gesù all’uomo ricco: “Va’, vendi tutto, dallo ai poveri e seguimi”
Il giovane aveva osservato i comandamenti fin dalla sua gioventù, ma
senza capire il perché dell’osservanza. Qualcosa di simile stava
avvenendo con i discepoli. Loro avevano già abbandonato tutti i beni
come richiesto da Gesù al giovane ricco, ma senza capire il perché
dell’abbandono! Se avessero capito, non si sarebbero stupiti dinanzi
all’esigenza di Gesù. Quando la ricchezza o il desiderio di ricchezza
occupa il cuore e lo sguardo, la persona non riesce a percepire il senso
del vangelo. Solo Dio può aiutare! Gesù guarda i discepoli e dice: "Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio. Presso Dio tutto è possibile."
4) Per un confronto personale
• Una persona che vive preoccupata per
la sua ricchezza o che vive volendo comprare le cose di cui la
televisione fa propaganda, può liberarsi di tutto per seguire Gesù e
vivere in pace in una comunità cristiana? E’ possibile? Cosa pensi tu?
Come fai e cosa fai tu?
• Conosci qualcuno che è riuscito ad
abbandonare tutto per il Regno? Cosa significa per noi oggi: “Va’, vendi
tutto, dallo ai poveri”? Come capire e praticare oggi i consigli che
Gesù dà al giovane ricco?
5) Preghiera finale
Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
nel consesso dei giusti e nell’assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le contemplino coloro che le amano. (Sal 110)
nel consesso dei giusti e nell’assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le contemplino coloro che le amano. (Sal 110)
da \ O. Carm
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